Il Museo e Biblioteca Renzi, fondato nel periodo post-unitario dall’Arciprete don Francesco Renzi, è il più antico della Romagna, e uno fra i primi a essere stato istituito in Italia e in Europa, ma il recentissimo riallestimento lo pone come un organismo culturale moderno e avanzato nell’ambito del territorio locale e regionale, grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale di Borghi e alla collaborazione di varie Università e delle competenti istituzioni culturali regionali e nazionali (Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, Soprintendenze per i Beni Archeologici e Architettonici). Il Museo custodisce ed espone interessanti materiali che abbracciano un po’ tutte le fasi della vicenda umana nell’ambito di una porzione assai significativa del territorio romagnolo, tra il Marecchia e il Rubicone. Il primo nucleo della collezione risale alla metà dell’Ottocento e la sua nascita vide la partecipazione e il coinvolgimento di numerosi studiosi, i più insigni del periodo risorgimentale. Fu un celebre archeologo, il senatore Giuseppe Fiorelli, a favorirne l’istituzione a Corpo Morale col titolo di “Museo e Biblioteca Renzi” (Regio Decreto 5 marzo 1885 di Re Umberto I di Savoia). L’entrata del Museo si pone proprio sotto l’arco della Porta Est, inglobata in un edificio incantevole e di grande interesse storico, oggi interamente restaurato: si tratta dell’ex palazzo comunale, che anticamente era inserito nel complesso architettonico fortificato dei Malatesta le cui origini risalgono al XIII secolo. Per innovazione espositiva, qualità dei servizi e preziosità degli oggetti che custodisce, il Museo Renzi è stato recentemente insignito dalla Regione Emilia-Romagna del riconoscimento di Museo di qualità, grazie ai suoi servizi al pubblico e all’intensa attività didattica e divulgativa, che lo rendono pienamente fruibile dalle più diverse categorie di utenti. L’allestimento, assai originale e innovativo, prevede spettacolari ricostruzioni di costumi, oggetti e scene di vita quotidiana, pannelli, approfondimenti, video-installazioni, strumenti multimediali, proiezioni. Le collezioni sono divise in diverse sezioni: quella naturalistica, con reperti paleontologici e geologici; il settore pre-protostorico, con reperti relativi all’Eneolitico e alle culture delle età del Bronzo e del Ferro che hanno dato origine alla civiltà etrusca; la sezione romana, con vasellame, oggetti ornamentali, balsamari, lapidi, sculture; il settore dedicato alla Pieve con elementi architettonici e oggetti devozionali; la sezione medievale e moderna, con elementi architettonici, sigilli, medaglioni malatestiani, armi, strumenti vari, incisioni a stampa (tra cui esemplari di Dürer, Rosaspina, Clouet), dipinti, carte geografiche antiche e, per finire, la sezione delle maioliche che vanno dal XIV al XVIII secolo.
Il Museo si configura anche come un vero e proprio centro di ricerca che produce e promuove iniziative anche fuori del proprio ambito territoriale, con la pubblicazione di libri, l’allestimento di mostre, l’organizzazione di work-shop, laboratori didattici, incontri e convegni per ogni ambito culturale. Grazie a tali iniziative il Museo ha aderito a un importante progetto di EXPO 2015.
ORARIO INVERNALE (dal 1° ottobre al 31 marzo):
Lunedì, martedì e mercoledì chiuso; giovedì 9,00 – 13,00; venerdì 9,00 – 13,00 / 14,00 – 17,30; sabato, domenica e festivi 10,30 – 13,00 / 14,00 – 17,30
ORARIO ESTIVO (dal 1° aprile al 30 settembre):
Lunedì, martedì e mercoledì chiuso; giovedì 9,00 – 12,00; venerdì 9,00 – 12,00/15,00 – 19,30; sabato, domenica e festivi 10,30 – 13,00/15,00 – 19,30
Si effettuano visite guidate, anche su prenotazione anche nelle ore e nei giorni al di fuori dell’orario di apertura